Ammettiamolo, oggi più di sempre è il tempo dello Stratega.

Giuliano Ambrosio
3 min readOct 15, 2020

La famosa ricerca della Big Idea ha messo nell’ombra il vero lavoro dello Stratega, un lavoro con un’impronta più sull’analisi iniziale che sul lavoro da svolgere per portarla avanti nel tempo.

Oggi, soprattutto nel periodo in cui ci troviamo, la strategia diventa fondamentale per generare un vero valore in un progetto di comunicazione.

La Strategia è il faro che illumina la strada da percorrere con azioni volte a raggiungere gli obiettivi.

Come si diventa Stratega? Inizia comprendendo quali siano le tue reali competenze. Ci sono un sacco di declinazioni ed estrazioni di questa professione, da una vena più creatività ad una più analitica.

Io ad esempio arrivo da un percorso da Creative Strategist, con estrazione creativa. Negli ultimi anni, confrontandomi con molteplici strateghi mi sono reso conto che in realtà ci sono molti punti in comune anche con altre tipologie.

Lo Stratega classico è nato seguendo schemi, procedure, flussi, ma spesso uscire da questi schemi ti permette di vedere cose che non stavi osservando.

Seguire corsi, leggere libri, case study possono offrire una base fondamentale, ma per emergere ed essere autonomi è necessario cambiare prospettiva, uscire dagli schemi, non accontentarsi di tabelle e piramidi.

Alcuni suggerimenti:

  1. Porsi le domande chiave Le domande sono fondamentali per capire il valore del brand e dei suoi prodotti. Quali le sue caratteristiche uniche, motivi della sua esistenza, perché una persona dovrebbe acquistare, vedere, ascoltare questo prodotto ecc. Le risposte diventeranno le basi sulle quali iniziare a sviluppare un pensiero strategico.
  2. Conoscere bene il perimetro in cui si deve agire Fondamentale. Immaginatevi di dover combattere in un’arena con il vostro fedele esercito. Cosa dovreste sapere per avere le migliori possibilità di vincere la guerra? Grandezza dell’arena, conoscenza del mio nemico, quali le armi migliori da usare, per quanto tempo dovrò combattere, quali le azioni migliori da compiere sul campo. ecc.
  3. Avere chiari obiettivi e target Senza obiettivi non potremo ottimizzare le nostre azioni, e allo stesso tempo senza la conoscenza del pubblico a cui comunicare non avremo modo di usare il corretto tono di voce o la giusta scelta dei canali.
  4. Monitorare e ottimizzare la strategia nel tempo. Ripeti con me: “la Strategia può cambiare nel tempo”. Il COVID-19 insegna, le abitudini possono cambiare lentamente o velocemente a causa di variabili che spesso non possiamo controllare o semplicemente azioni non performanti. Questo è il motivo per il quale è necessario nel tempo monitorare la strategia attuata e nel caso avere il coraggio di modificare alcune scelte per raggiungere gli obiettivi prefissati.
  5. Coltivare sé stesso e alimentare il proprio team Un vero lead nel campo della Strategia che sia in Agenzia o Company è consapevole che per avere successo deve avere un team vivo e alimentato dalla curiosità di esplorare nuove soluzioni strategiche. La contaminazione è vitale se si vuole crescere tutti insieme.
  6. Cambiare mentalità come leva di apprendimento La Strategia è in differenti mondi e non solo in ambito digitale. Prova a pensare: dalla politica all’arte della guerra, dallo sport al gaming fino ad arrivare alla negoziazione con un terrorista (mi sono preso bene con una masterclass di Chris Voss). Cambiare mentalità alla strategia permette di avere nuove strada da percorrere e trasformare per le proprie esigenze.

Se vuoi essere uno Stratega oggi, inizia uscendo dai soliti schemi.

--

--